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al testo di Rosetta Sacchi
Aprile
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Sta trascinando i giorni questa pioggia e il cielo grigio l’attesa muta ed il segno vago dell’incertezza. Di brevi fioriture lo sciame al suolo. E così d’aprile non rimarrà quasi memoria tranne al mattino per quelle tre sillabe delle tortore e a sera il bubolare d’un gufo. Noi i panni addosso come d’inverno.
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Dedalus
- 22/04/2021 20:26:00
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Eccola la vera e forte capacità espressiva che si stacca nettamente da quella che è la tendenza tutta femminile di alcune poetesse di indirizzarsi quasi sempre su una poetica ad indirizzo monotematico. In questa scrittura la poetessa spazia verseggiando sul tempo e le sue variazioni climatiche stagionali: Aprile... ed è già nel titolo che questo stacco si preannuncia e la poetessa si narra parlando della pioggia, dun cielo grigio, di silenziose attese e dellincertezza che da tutto ciò deriva. Unica nota positiva il mattutino verso delle tortore o il "bubolare" serotino dun gufo, ai quali nulla importa delle intemperanze stagionali. Bellissima e nostalgica.
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